PARMA-SPEZIA, LO STORICO DOPPIO EX: TIZIANO ASCAGNI
Una volta si usava l’espressione “Zingaro del gol”, per descrivere il classico bomber di provincia che cambiava spesso squadra, girando l’Italia e le categorie per dare una mano nei club in cui andava a raggiungere obiettivi importanti. Non importava che fossero salvezze o promozioni: Tiziano Ascagni il proprio contributo lo dava sempre. Con tanti gol, o pochi ma decisivi. Di sicuro, è il protagonista della nostra rubrica “Storico doppio ex” in vista del match Parma-Spezia, valido per la 21° e ultima gara del girone d’andata del campionato di Serie B Conte.it 2017/18.
Ascagni venne soprannominato “Zingaro del gol” dando vita a un’espressione usata per molti altri suoi colleghi venuti dopo: saranno 16 le squadre in tutto nelle quali giocherà, soprattutto come seconda punta o tra linee di centrocampo e attacco, sfruttando la propria tecnica. Tutte qualità che comincia a mettere in mostra quando non è ancora maggiorenne, nella Vogherese. Siamo nell’Oltrepo Pavese e anche qui arrivano i grandi club, pronti a scovare talenti da portare con sè. Ed è qui che lo trova la Juventus, che dopo 20 gol in due stagioni decide di portare Ascagni a Torino, per farlo giocare nelle proprie giovanili per poi arrivare ad assaggiare la prima squadra, in un incontro di Coppa Italia contro la Reggiana.
Comincia da qui il lungo viaggio di Ascagni: Latina, Legnano, Udinese, Carpi (con il quale va per la prima volta in doppia cifra con 13 gol), Juniorcasale, Ternana. A Varese, dove arriva nel 1979, Ascagni comincia un’altra carriera; quella dello specialista in promozioni in B. In Lombardia ottiene la prima, replicata l’anno successivo nella Cremonese e quindi nel 1983 con la maglia della Triestina.
E da Trieste arriva quindi a Parma: siamo nella stagione 1983/84, con Ceresini presidente, il Consorzio del Prosciutto di Parma sponsor e l’adozione della maglia con motivi gialloblu al posto di quella tradizionale crociata. Ad allenare la squadra viene chiamato Marino Perani, allenatore giovane sceltro per guidare un gruppo che vede giovani come Pioli, Murelli e Aselli scendere in campo accanto a più esperti come Barbuti e Mariani. “Titti” Ascagni si mette in mostra davanti ai nuovi tifosi il 6 novembre 1983, giorno di Parma-Bologna, quando sullo 0-0 è abile a intercettare un pallone gestito dalla difesa ospite e si ritrova così ad insaccare. Ascagni si ritaglia così uno spazio nella memoria dei sostenitori crociati, che alla fine della stagione possono festeggiare la promozione in Serie B.
Il viaggio di Ascagni non si ferma al Tardini: a Brescia troverà un’altra promozione in B, prima di passare anche da Spezia (29 presenze e 4 gol, nella stagione 1986/87), Fiorenzuola e Castelverde, prima di tornare a Cremona come ad occuparsi del settore giovanile.